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La guida alpina

Il mestiere di Guida alpina è cambiato negli anni, seguendo le tendenze, ma mantenendo inalterato il suo spirito originario che consiste nell'insegnamento dell'arte dell'alpinismo, dello scialpinismo, dell'arrampicata e di tutti gli sport montani agli appassionati di queste discipline.
UN PO’ DI STORIA
La guida alpina non sarebbe mai esistita senza l'attenzione dei turisti per l'alpe e d'altro canto questi ultimi non avrebbero mai potuto soddisfare il loro interesse di scoperta e conquista senza “montanaro”. Questo legame è alla base della nascita della professione della guida alpina. 
Da sempre i montanari hanno frequentato le alte montagne per necessità , caccia, pascolo, ricerca di cristalli, etc, ma difficilmente l'alpinismo sarebbe entrato nella loro vita se non ci fosse stato uno sbocco professionale.
Le origini della Guida Alpina sono ufficialmente datate nel 1786 con la conquista del Monte Bianco realizzata dal cristalliere di Chamonix Jacques Balmat che accompagnava il dott. Paccard. Ma documenti storici relazionano già dell'esistenza di Guide " I Marrons " nel medioevo che accompagnavano i pellegrini nella traversata del Colle del Gran San Bernardo e successivamente nel 1588 nella conquista del Rocciamelone.


La NORMATIVA e l’UIAGM


Dalle Regie Patenti alle odierne normative nazionali legge dello stato Italiano n°6 1989 ed internazionali, normativa Europea sul riconoscimento dell'UIAGM (Unione Internazionale Associazione Guide di Montagna) Unione Internazionale Associazione Guide di Montagna Nasce nel 1965 a Zermatt (Svizzera). L’associazione UIAGM, fondata dalle guide di alta montagna di Francia, Austria, Svizzera e Italia, esiste dal 1965 e raggruppa le associazioni di guide di oltre venti paesi d’Europa, Asia, America e Oceania, per un totale di circa 6.000 guide. 
Scopo dello statuto dell'Unione era ed è: 
- conformare le leggi nazionali sulle guide alpine offrendo una formazione professionale di tipo unitario, in modo che le guide possano esercitare la loro professione anche all'estero mediante la presentazione della tessera internazionale 
- in caso di necessità mettere a disposizione una commissione arbitrale quale consigliere o mediatore in questioni controverse (tra i soci dell'Unione oppure tra soci ed altri); 
- studiare insieme problemi riguardanti la professione della guida alpina; 
- realizzare scambi di esperienze e favorire i rapporti amichevoli tra le guide alpine di tutte le nazioni associate. 
GUIDE ALPINE DI ELEVATA COMPETENZA Per diventare guida certificata UIAGM è richiesto un alto livello di competenza, il più elevato esistente, in quattro diverse discipline: roccia, ghiaccio, alpinismo, sci d’alta montagna. 
La formazione delle guide UIAGM consente loro di lavorare su tutte le montagne, a prescindere dal fatto che siano note o sconosciute. Occorrono da 5 a 10 anni di pratica alpinistica prima di poter ottenere il diploma di guida.
UNA FORMAZIONE GARANTITA A LIVELLO INTERNAZIONALE La commissione tecnica dell’UIAGM è costituita da un gruppo di lavoro permanente che consente di studiare l’evoluzione delle tecniche e migliorare il livello di formazione delle guide. 
Questa commissione, composta da responsabili tecnici di diverse nazioni, si riunisce due volte l’anno. La formazione delle guide è di pertinenza di ogni associazione nazionale, talvolta in collaborazione con organismi didattici come scuole o università. La legge dello stato n°6 1989 ha fissato i nuovi parametri per l'esercizio della Professione di Guida Alpina istituendo un collegio nazionale e un albo professionale ed ufficializzando quali sono le competenze e i campi di azione della Guida Alpina identificato come: 
1. È guida alpina chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le seguenti attività: 
a) accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia che su ghiaccio o in escursioni in montagna;
b) accompagnamento di persone in ascensioni sci - alpinistiche o in escursioni sciistiche; 
c) insegnamento delle tecniche alpinistiche e sci - alpinistiche con esclusione delle tecniche sciistiche su piste di discesa e di fondo. 
2. Lo svolgimento a titolo professionale delle attività di cui al comma 1, su qualsiasi terreno e senza limiti di difficoltà e, per le escursioni sciistiche, fuori delle stazioni sciistiche attrezzate o delle piste di discesa o di fondo, e comunque laddove possa essere necessario l'uso di tecniche e di attrezzature alpinistiche, e riservato alle guide alpine abilitate all'esercizio professionale e iscritte nell'albo professionale delle guide alpine.